Trend demografici in Italia

Il progressivo invecchiamento della popolazione è ormai un trend noto a tutti...

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Famiglia e benessere
12 luglio 2023
3 min read
Entro il 2050 la percentuale di anziani tenderà a raddoppiare, passando dall’11% al 22% della popolazione totale

Trend demografici in Italia

Il progressivo invecchiamento della popolazione è ormai un trend noto a tutti, si stima che entro il 2050 la percentuale di anziani tenderà a raddoppiare, passando dall’11% al 22% della popolazione totale e, per quanto riguarda la nostra penisola, l'invecchiamento della popolazione italiana fa aumentare le persone non autosufficienti.
La popolazione non autosufficiente, sono già 2,9 milioni, destinati quasi a raddoppiare da qui al 2030, quando si stima diventeranno 5 milioni su 20 milioni di over65
(Fonte: La Stampa. 23/01/2023).

L'invecchiamento della popolazione è associato ad un fisiologico aumento delle malattie croniche, ma anche ad una maggiore richiesta di assistenza socio-sanitaria e assistenza domiciliare.

Secondo il rapporto 2022 del Think Tank «Welfare, Italia», realizzato da Gruppo Unipol in collaborazione con The European House – Ambrosetti, la spesa sanitaria pubblica raggiungerà i 164 miliardi di euro entro il 2035 (7,9% del PIL) e i 220 miliardi di euro entro il 2050 (9,5% del PIL).

Un aumento preoccupante, che crescerà assieme all’invecchiamento degli italiani.

Foto di Vlad Sargu

Ma cosa intendiamo per mancanza di autosufficienza?

La non autosufficienza è l’incapacità di compiere in autonomia i fondamentali gesti quotidiani della vita: muoversi, nutrirsi, lavarsi, vestirsi ed espletare le funzioni fisiologiche.

Assistere chi è non autosufficiente comporta spese ingenti che gravano sulle famiglie in termini economici, di tempo e di cura; in casi estremi chi si prende cura di una persona non autosufficiente è costretto a rinunciare anche al lavoro per assistere la persona cara, nell’impossibilità di appoggiarsi ad una struttura esterna o avvalersi di un supporto domiciliare per la mancanza di risorse economiche: una struttura può arrivare a costare anche 3.000 euro al mese e una persona dedicata a casa potrebbe incidere sul bilancio famigliare per 18.000 euro annui, il rischio è quindi anche quello di erodere i risparmi accantonati negli anni.

Non tutti, poi, vogliono appoggiarsi alla propria famiglia per ricevere cura perché desiderano provvedere da soli alla propria quotidianità, oppure non hanno una rete familiare di aiuto.

Infatti, il numero delle famiglie unipersonali è in costante aumento e in Italia vive da solo circa il 15% delle persone.
(Fonte: Censimento permanente della popolazione: le famiglie in Italia Anni 2018 e 2019; 8 marzo 2022).

Chi vuole proteggere la propria qualità di vita in caso di mancanza di autosufficienza pur vivendo per conto proprio deve quindi valutare delle valide e concrete soluzioni per assicurarsi le cure di cui avrà bisogno.

Quali strumenti per proteggere la propria autonomia?

Uno degli strumenti per proteggere la propria autonomia senza pesare sulla propria famiglia è rappresentata dalla soluzione assicurativa Long Term Care che costituisce un sostegno economico in caso di perdita dell’autosufficienza garantendo una rendita in caso di non autosufficienza accertata.

L’ importo della rendita viene stabilito alla sottoscrizione del contratto assicurativo e concorre, insieme all’età dell’assicurato e ad altri fattori, al calcolo del premio pagato dal contraente; il premio non è più dovuto nel momento in cui si accerta lo stato di non autosufficienza e si inizia a ricevere la rendita.

La rendita erogata dalla compagnia rende maggiormente sostenibili gli impegni economici e valorizza la possibilità di scegliere il supporto migliore a vantaggio della propria autonomia per esempio scegliendo tra l’assistenza domiciliare e quella in una struttura adeguata.

La polizza Long Term Care per la non autosufficienza prevede tra l’altro dei considerevoli vantaggi fiscali dal momento che presuppone una certa percentuale di detrazione sui premi versati, nei limiti complessivamente stabiliti dalla normativa tempo per tempo vigente.

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